E niente, la sinistra non ce la fa proprio a parlare di antimafia.
Che sia istituzionale, di partito, di movimento non c’è nessuna differenza.
Roba da sbirri (o da guardie, o cunfirenti), a seconda delle latitudini.
Roba da eroi, evidentemente.
Roba da professionisti anche un po’ fissati, immagino.
Roba da buoni e inutili sentimenti, prendiamone atto.
Roba da preti di buona volontà, nella migliore delle ipotesi.
Come se invece non avesse a che fare con il funzionamento del capitalismo, l’esercizio delle libertà e dei diritti, il modello di sviluppo, l’organizzazione sociale, i rapporti di forza, i centri e le periferie, l’alto e il basso, la povertà e la buona o cattiva economia, la vita e la morte dei partiti, la vita e il futuro di intere generazioni, le opportunità e le scelte, il modo di stare al mondo, come se non fosse un nodo centrale di costruzione di un punto di vista nuovo e originale.
Salvo poi parlarne, spesso a sproposito, il giorno dopo.
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