No, occuparsi di mafia per un giornalista non è una cosa come le altre. Bisogna studiare, essere prudenti, a volte rinunciare alla performance, non confondere se stessi con la notizia, avere il senso della misura e della responsabilità, farsi carico della complessità della realtà. Essere seri.
Bisognerebbe sempre in realtà, ma quando ci si occupa di mafie probabilmente è necessario un po’ di più.
E no, non ci sono santi, miti, eroi e neppure cassandre.
C’è il buon lavoro. E c’è il giornalismo. Che è diverso dalla personalizzazione, dalla caciara, dall’esibizionismo e dal narcisismo.
Ce lo conferma la storia di Pino Maniaci, quale che sia l’esito giudiziario.
Ma purtroppo non riguarda solo lui.
#restartantimafia #mammasantissima
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