Inutile mentire a noi stessi: l’emergenza democratica del Lazio non dipende dal caso Fiorito. Non solo almeno. Piuttosto è il frutto del crollo della credibilità della politica e delle istituzioni. Che “prendono” e non sanno dare le risposte politiche che le cittadine e i cittadini si aspettano per migliorare le proprie condizioni di vita. Il nodo, insomma, non è soltanto legato alle inchieste della magistratura. E’ tutto politico e sociale.
Le cittadine e i cittadini, per esempio, non hanno più fiducia nella maggioranza che ha governato fino a ieri la Regione (con Renata Polverini che da dimissionaria, in maniera spregiudicata, continua ad approvare delibere, distribuire incarichi e appalti) e che sarà ricordata per tagli scriteriati, cadute di stile e il Piano Casa. E faticano a credere anche nell’opposizione: che non ha visto o ha visto tardi, ha taciuto, non ha avanzato proposte convincenti. Ma le cittadine e i cittadini non riescono a considerare credibile neppure il lavoro del commissario per l’emergenza rifiuti, Goffredo Sottile: che non sa decidere e, quando lo fa, sembra ripercorrere le strade che hanno già portato allo sfascio e continuano a passare per il re delle discariche Manlio Cerroni, di recente indagato per associazione a delinquere, estorsione, truffa e traffico illecito di rifiuti. Continue reading